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Corte europea dice si alla Superlega

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Corte europea dice si alla Superlega

Corte europea dice si alla Superlega Ceferi10


La sentenza della Corte di Giustizia Europea segna un significativo cambio di passo nell'ottica della Superlega.
Sostanzialmente si stabilisce che Uefa e Fifa non possono agire come despoti del calcio. Non ne hanno forza e competenze.
A questo punto, pur senza automatismi, si aprono nuovi scenari sul calcio italiano e internazionale.

Superlega, ok da Corte giustizia Ue: la sentenza contro la Uefa
21 dicembre 2023 | 10.11
Redazione Adnkronos

Per La Corte esiste un abuso di potere dominante da parte della Uefa e della Fifa che esercitano un monopolio. La Superlega: "Il calcio ora è libero"

Superlega, arriva la sentenza favorevole. La Corte di Giustizia Europea certifica oggi l'abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa e sdogana competizioni parallele a quelle organizzate in particolare dalla confederazione continentale.

"Le norme Fifa e Uefa sull'approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Super League, sono contrarie al diritto dell'Ue", scrive la Corte sottolineando che esiste un abuso di potere dominante da parte della Uefa e della Fifa che esercitano un monopolio. In sostanza, la Uefa non può sanzionare club che decidono di partecipare ad altre competizioni. La decisione, che non costituisce un via libera automatico alla Superlega nella forma proposta dai suoi promotori, può ridefinire gli equilibri e la struttura dell'intero calcio europeo.

La sentenza
Secondo la Corte di Giustizia Ue, la Uefa non può esercitare il monopolio sul calcio e sarebbe legale creare una competizione parallela gestita dai club. "Le norme Fifa e Uefa sull'approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Super League, sono contrarie al diritto dell'Ue. Sono contrari alla bassa concorrenza e alla libera prestazione dei servizi", spiega la Corte nella Sentenza C-333/21 sulla Superlega.

"Le norme Fifa e Uefa che subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come la Super League, e vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni, sono illegali. Non esiste un quadro normativo per le norme Fifa e Uefa che garantiscano che siano trasparenti, obiettive, non discriminatorie e proporzionate. Allo stesso modo, le norme che attribuiscono alla Fifa e all'Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni sono tali da restringere la concorrenza, data l'importanza per i consumatori dei media e i telespettatori nella Comunità europea".

"La Federation internationale de football Association (Fifa) e l'Unione delle associazioni calcistiche europee (Uefa) sono associazioni di diritto privato con sede in Svizzera. Il loro obiettivo è promuovere e definire il quadro per il calcio a livello mondiale ed europeo. Hanno adottato norme che conferiscono loro il potere di approvare le competizioni calcistiche interclub in Europa e di sfruttare i vari diritti mediatici relativi a tali competizioni. Un gruppo di 12 squadre di calcio europee, che agiscono attraverso la società spagnola European Superleague Company ha deciso di avviare un nuovo progetto di competizione calcistica, la Super League. Fifa e Uefa si sono opposte al progetto, minacciando di imporre sanzioni ai club e ai giocatori che dovessero partecipare".

"La European Superleague Company ha intentato un'azione contro la Fifa e la Uefa dinanzi al Tribunale commerciale di Madrid (Spagna), sostenendo che le loro norme sull'approvazione delle competizioni e sullo sfruttamento dei diritti dei media sono contrarie alla legge -si legge nell'atto-. Avendo alcuni dubbi in merito in relazione, tra l'altro, al fatto che la Fifa e l'Uefa detengono un monopolio su tale mercato, il giudice spagnolo ha sottoposto alcune questioni alla Corte di giustizia", spiega la Corte che "rileva che l'organizzazione di competizioni calcistiche interclub e lo sfruttamento dei diritti mediatici costituiscono, evidentemente, attività economiche. Devono quindi rispettare le regole della concorrenza e rispettare le libertà di movimento, anche se il valore economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, come l'esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e controllo e il potere di imporre sanzioni. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, anche la Fifa e l'Uefa si organizzano competizioni calcistiche".

La Corte dichiara poi che, "quando un’impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni alle quali imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere, tenuto conto del rischio di conflitto di interessi che dà luogo a tale potere, deve essere soggetto a criteri utili per garantire che siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della Fifa e della Uefa non sono soggetti a nessuno di questi criteri. La Fifa e la Uefa stanno quindi abusando di una posizione dominante".

"Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi. Ciò non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata. La Corte, interpellata in generale sulle regole Fifa e Uefa, nella sua Sentenza non si pronuncia su quello specifico progetto".

Parallelamente, la Corte osserva che "le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da arrecare danno ai club calcistici europei, a tutte le società operanti nei mercati dei media e, in ultima analisi, ai consumatori e ai telespettatori, impedendo loro di godere di nuove e potenzialmente innovative Competizioni interessanti, spetta però al Tribunale di Commercio, verificare se tali regole possano comunque avvantaggiare diversi attori del calcio, ad esempio garantendo in modo solidale la redistribuzione dei profitti generati da queste serate".

Superlega, la reazione della Uefa
La sentenza di oggi non contiene una formale approvazione del progetto Superlega ed è su questo aspetto che la Uefa si concentra. "La Uefa prende atto della sentenza pronunciata oggi dalla Corte di Giustizia della Corte Europea nel caso della European Super League. Questa sentenza non implica l'approvazione o la convalida della cosiddetta 'super league', ma piuttosto sottolinea una carenza storica nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022", dice l'organizzazione presieduta da Aleksander Ceferin.

"La Uefa è fiduciosa nella solidità delle sue nuove regole, e nello specifico che siano conformi a tutte le leggi e regolamenti europei pertinenti", sottolinea la Uefa nella nota. "La Uefa rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide calcistica europea, assicurando che continui a servire i più ampi interessi della società. Continueremo a plasmare il modello sportivo europeo collettivamente con associazioni nazionali, leghe, club, tifosi, giocatori, allenatori, istituzioni europee, governi e partner".

Il progetto Superlega
Il progetto Superlega è nato nel 2021 con l'iniziativa di 12 club e nella sua forma originaria è rapidamente tramontato. Nove società si sono immediatamente sfilate davanti allo scontro con la Uefa, a favore della quale si sono schierati anche i governi di diversi paesi. A sostenere il progetto sono rimaste Real Madrid e Barcellona, con la Juventus in una posizione più defilata dopo l'annuncio di uscita dall'iniziativa.

Inizialmente, la Superlega è stata presentata come un 'torneo chiuso', con presenze garantite per top club e inviti per alcune società. Nella successiva rielaborazione, è stato modificato lo schema che è diventato 'aperto' a 60 club, con una struttura divisa in categorie differenti, con meccanismi di promozione e retrocessione. Ogni squadra disputerebbe tra le 14 e le 20 partite ogni anno, in un format compatibile con i campionati nazionali.

"Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro", dice Bernd Reichart, Ceo della società A22 che ingloba il progetto Superlega. "Per i tifosi: Proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League", aggiunge. "Per i club: Le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite", afferma.

"Al Real Madrid accogliamo con favore la decisione della Corte", dice Florentino Perez, presidente del Real Madrid e pilastro del progetto. "Nei prossimi giorni studieremo la portata di questa delibera. In primo luogo, il calcio europeo non sarà un monopolio. In secondo luogo, i club saranno padroni del proprio destino. Oggi trionfa l'Europa delle libertà, del calcio e dei suoi tifosi. Oggi prevalgono la legge e la libertà. 70 anni fa compivamo un passo fondamentale con la creazione della Coppa dei Campioni. Difenderemo un progetto moderno e compatibile con le competizioni nazionali e che imporrà effettivamente il rispetto del fair play finanziario. Proteggerà i giocatori ed entusiasmerà i tifosi", dice annunciando che "da oggi gli sforzi si intensificheranno. Nessuno ha detto che porre fine a un monopolio sarebbe stato facile". Con la Superlega "ci sarà un calcio all'altezza del XXi secolo. Lavoreremo senza minacce, senza agire contro niente e nessuno. Da oggi il presente e il futuro sono nelle mani dei club e dei loro tifosi. È un grande giorno per la storia del calcio e dello sport".



Gravina manco a farlo apposta ha subito ammonito i club. Se aderiscono sono fuori.

Lato superlega invece ecco il progetto.

https://www.calcioefinanza.it/2023/12/21/progetto-nuova-superlega-torneo-come-funziona/

Dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, A22 ha svelato oggi il nuovo progetto della Superlega.
“A seguito della sentenza storica di oggi, A22 Sports Management ha annunciato una nuova proposta per le competizioni della European Super League (“ESL”), sia maschili che femminili. La proposta comprende anche progetti innovativi per lanciare la principale piattaforma di streaming sportivo directto-fan al mondo, dove miliardi di tifosi potranno guardare tutte le partite della Super League gratuitamente in diretta”, si legge in una nota.

Bernd Reichart, CEO di A22, ha dichiarato: “Abbiamo ottenuto legalmente il diritto di competere. Il calcio di club europeo è libero. Il monopolio della UEFA, durato quasi 70 anni, è finalmente finito e la decisione della Corte ha conseguenze positive e di vasta portata per il calcio. Continueremo a lavorare con i club, le leghe e le altre parti interessate senza temere sanzioni, per creare le competizioni calcistiche migliori e più incentrate sui tifosi in Europa. In particolare, manterremo il nostro impegno nei confronti delle leghe nazionali e della piramide calcistica e, per la prima volta dal 1955, le competizioni paneuropee potranno essere governate dagli stessi club partecipanti, come avviene praticamente in tutte le leghe nazionali europee”.
La nuova Superlega maschile proposta è una struttura di campionato costruita su una vera piramide paneuropea e composta da 64 club partecipanti in tre livelli. Gli elementi chiave della proposta prevedono:
  • I primi due livelli, la Star League e la Gold League, sono composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo livello, la Blue League, è costituito da 32 club.

  • Partecipazione basata sul merito sportivo, senza membri permanenti.

  • Promozione e retrocessione annuale tra le leghe. La promozione nella Lega Blue di terzo livello si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale.

  • I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di 8, con un minimo di 14 partite all’anno.

  • A fine stagione, la fase ad eliminazione diretta determinerà i campioni di ogni lega e i club da promuovere.

  • Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali.

  • Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni.

  • Saranno introdotte efficaci regole di sostenibilità finanziaria e processi di applicazione trasparenti per garantire condizioni di parità tra i club partecipanti.


La competizione femminile proposta comprenderà gli stessi elementi chiave dei campionati maschili, tra cui:
  • Leghe Star e Gold di 16 club ciascuna con gruppi da 8, partite in casa e in trasferta con un minimo garantito di 14 partite all’anno.

  • A fine stagione, una fase ad eliminazione diretta determinerà sia i campioni di ciascuna lega che i club da promuovere.

  • Promozione e retrocessione annuale tra i due campionati, con la promozione in Gold League basata sui risultati ottenuti nel campionato nazionale.


“Per garantire la stabilità nella fase iniziale delle competizioni, i ricavi durante i primi tre anni della nuova competizione saranno garantiti per un importo superiore a quello attualmente previsto nel prossimo ciclo. I pagamenti di solidarietà saranno pari all’8% dei ricavi della Lega, con una somma minima di 400 milioni di euro, più del doppio dell’importo distribuito dall’attuale competizione paneuropea”.
Reichart ha dichiarato: “Crediamo che la nostra proposta creerà la competizione calcistica più avvincente d’Europa e allo stesso tempo consentirà di creare un ecosistema calcistico migliore e più sostenibile, sia per il gioco maschile che per quello femminile. Potrà rafforzare i club storici che stanno faticando a competere a livello internazionale, facendo al contempo un grande passo avanti a sostegno della piramide calcistica”.
A22 propone di creare la principale piattaforma di streaming sportivo direct-to-fan al mondo, Unify, dove miliardi di fan avranno l’opportunità di vedere gratuitamente le partite della Super League. La piattaforma digitale renderà democratico l’accesso al calcio in diretta e metterà in contatto i tifosi con i loro club (e
altri tifosi) su una scala mai raggiunta prima. Oltre alle partite in diretta, la piattaforma offrirà highlights, approfondimenti e analisi delle partite, contenuti specifici per i club e molte altre opzioni interattive. Anche tutte le partite del torneo femminile saranno distribuite sulla piattaforma. Questo metterà il calcio femminile al centro della scena insieme alle competizioni maschili, consentendo a questo sport in crescita e affascinante di essere visto in diretta in tutto il mondo, raggiungendo la visibilità che merita.
La piattaforma di streaming genererà entrate dalla pubblicità, dagli abbonamenti premium, dalle partnership di distribuzione, dai servizi interattivi e dagli sponsor. Le partnership di distribuzione saranno una componente fondamentale dell’esperienza Unify, per garantire la facilità di accesso ai fan.Reichart ha proseguito: “Il calcio è il gioco della gente. L’attuale esperienza dei tifosi, con abbonamenti televisivi multipli, sta diventando proibitiva e necessita di nuove idee. Altre opzioni di intrattenimento migliorano continuamente le loro offerte di contenuti e il calcio ha bisogno di innovazione, soprattutto per attirare i giovani tifosi. Vogliamo portare questa straordinaria competizione di grande impatto ai fan di tutto il mondo, in modo da offrire un accesso facile alle partite migliori e un’esperienza ineguagliabile e all’avanguardia per i tifosi. Mettere i tifosi al primo posto accelererà la posizione singolare del calcio come unico sport veramente globale”.
La CGUE ha preso una posizione chiara nel caso, dichiarando: “Le regole della FIFA e della UEFA sull’approvazione preventiva delle competizioni interclub sono contrarie al diritto dell’UE”. Ha proseguito: “Le regole della FIFA e della UEFA che subordinano qualsiasi nuovo progetto di calcio interclub alla loro approvazione preventiva, come la Super League, e che vietano ai club e ai giocatori di giocare in queste competizioni, sono illegali”. A22 accoglie con favore questa decisione e ritiene che si tratti di una giornata storica per il calcio – i suoi tifosi, i suoi giocatori, i club e le leghe.
Ora che la CGUE ha aperto la strada, A22 intende discutere la sua proposta con tutte le parti interessate nelle prossime settimane, con l’obiettivo di intraprendere il progetto il più rapidamente possibile.



In questo grande gioco la Fiorentina da che parte starà?

Commenti

Gigliato
Buone feste anche a voi.

Non è per vanto ma da quando abbiamo aperto questo spazio e lanciata la campagna del terzo scudetto la Fiorentina ha migliorato il suo passo 😉
Ilgattone
Buon Natale e più globalmente buone feste a chi esibisce Passione Viola
Gigliato
Quindi Jobba si è dichiarato contrario alla Superlega dichiarandosi favorevole a Figc, Uefa e Fifa.
Paolotto
Gigliato ha scritto:
Il ricatto posto in atto da Gravina e dall'UEFA (se aderisci alla superlega sei fuori) credo possa diventare un clamoroso boomerang interrompendo ogni possibile contatto. 
La cosa interessante è che possiamo fare una legaviola anche io, te e Paolotto Razz

Io voglio giocare solo terzino destro.
Ilgattone
Non c'è di mezzo, è una motrice! Ma questo enorme danno per le Società in cosa lo vedi? Ripeto: non ci capisco niente, siate pazienti
Gigliato
La dimostrazione del potere vincolante dell'UEFA ce l'hai avuto 2 anni fa alla presentazione della Superlega e con le successive conseguenze.
Hanno avuto un fare intimidatorio e sanzionatorio che non avevano il potere di esercitare eppure hanno deliberatamente danneggiato società che avevano tutto il diritto di guardarsi intorno. E nel dire questo mi mangio le mani perché di mezzo c'è pure la vecchia Wink
Ilgattone
E dopo che avremo fatto la Superlega viola noi tre che ce ne facciamo??🤔
Ilgattone
Non mi sembra esattamente la stessa cosa, il potere contrattuale del lavoratore singolo era 0 ( zero ), le Società non mi sembrano particolarmente schiacciate, idiozie come le Coppe in Arabia et similia a parte
Gigliato
Il ricatto posto in atto da Gravina e dall'UEFA (se aderisci alla superlega sei fuori) credo possa diventare un clamoroso boomerang interrompendo ogni possibile contatto. 
La cosa interessante è che possiamo fare una legaviola anche io, te e Paolotto Razz
Gigliato
Ma anche qui vengono liberate le società dal vincolo para-schiavistico dell'UEFA e della FIFA. Smile
Ilgattone
La differenza, secondo me, è che la sentenza Bosman liberava un lavoratore da un vincolo para- schiavistico, questa è una guerra tra bande.
Gigliato
Paolotto ha scritto:
C'è da capire meglio. A occhio e  croce la decisione potrebbe anche considerarsi scontata. L'Europa è ormai il regno nel quale chiunque, se potente,  può fare quello che vuole, mentre i comuni mortali devono sottostare a mille regole non di rado vessatorie. 
Il fatto che l'Uefa "non possa impedire" il sorgere di altre organizzazioni di competizioni calcistiche concorrenti lascia intatto - credo - il potere di non accettare nel proprio consesso chi abbia deciso di aderire ad un'altra organizzazione. Così, chi aderirà alla Superlega sarà liberissimo di farlo,  ma non potrà partecipare alle competizioni organizzate in seno all'Uefa e alle federazioni affiliate: campionati nazionali, Champion's League, Europa League, Conference League, Supercoppe. 
Si tratterà di vedere chi ci starà. Leggo che parlano di 64 squadre su tre livelli, due da 16 e uno da 32. Le troveranno? Come attuazione pratica, la Superlega la vedo ancora lontana nel tempo. Poi magari sarò smentito a breve.


Diamo per assodato che il bacino di utenza del calcio dal quale pescare sia il medesimo per Uefa e Superlega.
Quest'ultima potrà richiamare a se parecchie società come da progetto. Se ci saranno adesioni c'è da pensare che pure i soldi si sposteranno.
Allo spostarsi di quelli da 64 squadre potranno diventare molte di più.
In assenza di accordi c'è da immaginare che l'UEFA resterà a secco di risorse e morirà oppure diventerà un ente di serie B capace di attrarre quelle società minori tanto odiate da De Laurentis. 
Trovare accordi non sarà facile perché le risorse da spartirsi quelle sono e nessuno vorrà rinunciarci.
Immagino la Superlega come un grande campionato europeo con le equivalenti di A, B e C.
I campionati nazionali perderanno di valore divenendo "regionali". Immagino anche che, sempre se andrà in porto, il cambio di paradigma ci porterà fuori dai ranking considerati oggi ufficiali.

Comunque domani Barone forse dice qualcosa.
Gigliato
La sentenza Bosman al confronto sarà stata una pisciatina d'altura nell'Atlantico.
Io me ne intendo meno che di te ma penso non serva essere degli esperti per comprendere che d'ora in avanti Uefa e Fifa sono parecchio spuntate. Ovviamente dovranno esserci delle trattative per cercare una coesistenza ma se dovessero fallire possiamo dire di esser giunti alla fine del calcio per come lo abbiamo conosciuto sinora. Ci stiamo forse americanizzando.
Paolotto
C'è da capire meglio. A occhio e  croce la decisione potrebbe anche considerarsi scontata. L'Europa è ormai il regno nel quale chiunque, se potente,  può fare quello che vuole, mentre i comuni mortali devono sottostare a mille regole non di rado vessatorie. 
Il fatto che l'Uefa "non possa impedire" il sorgere di altre organizzazioni di competizioni calcistiche concorrenti lascia intatto - credo - il potere di non accettare nel proprio consesso chi abbia deciso di aderire ad un'altra organizzazione. Così, chi aderirà alla Superlega sarà liberissimo di farlo,  ma non potrà partecipare alle competizioni organizzate in seno all'Uefa e alle federazioni affiliate: campionati nazionali, Champion's League, Europa League, Conference League, Supercoppe. 
Si tratterà di vedere chi ci starà. Leggo che parlano di 64 squadre su tre livelli, due da 16 e uno da 32. Le troveranno? Come attuazione pratica, la Superlega la vedo ancora lontana nel tempo. Poi magari sarò smentito a breve.
Ilgattone
Sono cose davanti alle quali mi sento un cretino: non ci capisco niente
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