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Il 5% - Tra miti e luoghi comuni sugli allenatori

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150424
Il 5% - Tra miti e luoghi comuni sugli allenatori

Xabi Alonso Xabi-a12

Il 5%

Una squadra costruita disfacendone un altra e riempita di prestiti e parametri zero oltre che validi giocatori non certo di primissima fascia.
Spesi sul mercato 10 mln ovvero il saldo negativo tra gli 80 spesi ed i 70 incassati dalle cessioni
Un capolavoro che porta la firma di Xabi Alonso senza alcun dubbio.
Nessuna sconfitta sinora e 16 punti di vantaggio sul Bayern di Monaco a 5 partite dalla fine fissano il primo successo in bundesliga per il Bayer 04.
Un piede in semifinale di Europa League (come lo scorso anno) e finale di coppa di Germania già conquistata.
Un annata stratosferica sotto la sapiente guida di un signor allenatore seppur neofita.
Non ho mai condiviso l'idea che un allenatore potesse apportare max il 5% ... secondo me il suo apporto può essere notevolmente superiore. Questo ne è un esempio. Un altro esempio lo dimostra la carriera di Ranieri che ha vinto ovunque non si vince mai. E porta in salvo navi già affondate.
Grandi maestri di calcio.

La rosa del Leverkusen

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Commenti

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GIGLIATO, ti risulta che Ancelotti abbia mai allenato il Cagliari? Oppure il Catania? Oppure il Palermo? Nooooooooooooooo! Ha allenato, poverino, solo Juventus, Milan, Chelsea, PSG, Real Madrid, Bayern di Monaco, Napoli, Everton. Le due più "scarse" erano le ultime due ed abbiamo visto la fine che fece!!!  


Herrera e Sacchi non è che non trovarono il giusto ambiente è, cosa molto ma molto più semplice a capirsi, che non ebbero più giocatori che si chiamavano, Tarcisio Burgnich, Giacinto, Facchetti, Armando Picchi, Sandrino Mazzola, Luisito Suarez, Marolino Corso, Franco Baresi, Carlo Ancelotti, Roberto Donatoni, Ruud Gullit, Frank Rijkaard e Marco Van Basten. Altro che ambiente non trovato. Trovarono un ambiente in cui non vi erano più cotanti fuoriclasse. 


Il Trap ha avuto una carriera enorme? Giustissimo, ma le dimissioni a Cagliari (un esonero mascherato solo per il...nome) è vero che non rappresentano nemmeno una macchiolina nella sua carriera gloriosa, ma testimoniano, per la...millantesima volta, che nessun allenatore fa le nozze coi fichi secchi (perchè tali erano i giocatori che aveva a Cagliari). Praticamente lo stesso identico discorso fatto per Herrera e Sacchi. Né più, né meno.
Gigliato
In qualche modo avevo sperato nel ciclo quinquennale di Italiano perché pensavo presupponesse ad un lavoro di costruzione e ricambio senza demolizione.
Fatti come la morte di Jobba e il mezzo annuncio di fine rapporto di Italiano ci conducono alla demolizione di questa squadra con conseguente necessaria ricostruzione.
Certamente daremo fondo ai servigi dei nostri giovani per valorizzare i frutti del viola park e altrettanto certamente dovremo trovare nuove certezze provenienti dal mercato.
Avremo a che fare con tanti giovani a cui probabilmente andrà affiancato qualche esperto disposto agli straordinari.
Gigliato
Penso che siano due capaci di adattarsi meglio di altra alla realtà Fiorentina.
Nessuno dei due mi sta particolarmente simpatico a pelle.
Ilgattone
Io ho descritto Pesaola, però è stato tanto tempo fa. E confrontati con Merlo, De Sisti, Amarildo, per nominarne alcuni, quelli che giocano oggi nella Fiorentina sembrano i protagonisti dei tornei estivi in spiagge famose. Una cosa la so con certezza: vorrei che fosse un professionista non integralista. Elastico. Sono uomini diversi però Aquilani e De Rossi, se ti piace uno è strano che ti piaccia l'altro
Gigliato
A Firenze occorre un allenatore capace di surfare tra società e piazza. E che capisca di calcio.

Ilgattone ha scritto:

Poi un allenatore capace e per me capace vuol dire con idee, versatile, disposto ad autocritica quando serve ed anche ad accettare suggerimenti se fatti da persone competenti, consapevole del livello del club ma non remissivo e manovrabile all'infinito. La vedo così.


Un allenatore di queste fattezze l'abbiamo avuto con Sousa.
È un tipo di allenatore che se non è in grado di surfare è costretto a dimettersi per lo stritolamento cui andrebbe incontro.
Firenze non è piazza per gente normale.
Per questo in qualche misura temo Sarri (eccessivamente fumino e criticone, insomma troppo toscano) ma anche Palladino e Gilardino (temo una eccessiva timidezza e scarsa capacità di diferndersi).
Aquilani come De Rossi invece potrebbero avere quella tempra giusta per sfangarla se protetti dalla società.

Fuori da questi nomi mi piacerebbe veder lavorare uno come Emery o impostare un bel progetto su Farioli.
Ilgattone
Io ho una mentalità semplice. Per prima cosa ci vuole gente competente al comando che, essendo competente, non pretende di fare tutto ma mette uomini giusti nei posti giusti, giusti, non ubbidienti. Subito dopo ci vogliono buoni giocatori tra i quali, se possibile, tre o quattro ottimi, non resti di magazzino. Poi un allenatore capace e per me capace vuol dire con idee, versatile, disposto ad autocritica quando serve ed anche ad accettare suggerimenti se fatti da persone competenti, consapevole del livello del club ma non remissivo e manovrabile all'infinito. La vedo così.
Gigliato
PecosBill ha scritto:

Approfitto dell'occasione per chiedere a Tribù viola se, alla luce di quanto il buon Trap ottenne a Cagliari, si senta di affermare categoricamente che il nostro ex allenatore, in tutti gli innumerevoli trofei vinti in carriera, abbia inciso più di quel 5%, in quanto, se così fosse, per he nkn lo ha dimostrato a Cagliari? Così come Perché Helenio Herrera non lo ha dimostrato nella Roma? E perché Arriglo Sacchi non lo ha dimostrato all'Atletico Madrid e nella sua seconda apparizione al Milan?


Ci sono allenatori alla Ancelotti che hanno fatto bene ovunque sono andati.
Sono ottimi gestori di spogliatoio e se gli affidi gente superiore riesce a farli giocare secondo i singoli istinti e talenti senza danneggiare il collettivo.
Poi ci sono gli allenatori nel senso stretto del termine. Che hanno idee e filosofie per insegnare calcio secondo il loro punto di vista.
Questa gente non è adatta a tutti i palcoscenici ma nella scena giusta tirano fuori il massimo dalla squadra elaborando momenti di calcio altissimi che restano impressi nella storia.
Sacchi o Herrea fuori da Milan e Inter non erano dei cialtroni riportati dalla piena ma non trovarono il giusto ambiente ... inoltre la loro epoca innovativa durò relativamente poco perché raggiunta e sorpassata da nuove intuizioni tuttavia sono pietre miliari del calcio.
Trapattoni ha avuto una carriera enorme.
Le sue dimissioni dal Cagliari non rappresentano neanche una macchiolina. 
Per lui una scelta sbagliata e un eccesso di aspettativa sulla squadra. Arrivato Trapattoni tutti pensarono che il Cagliari facesse solo per quello 3 gradini avanti e invece senza la necessaria umiltà e con un Cellino che subito gli vendette i pezzi migliori la corsa si fece dura. 
La prima volta con una provinciale richiedeva una diversa realtà societaria.

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Di stregoni della panchina non ne sono mai esistiti e mai ne esisteranno.
Quelli che contano sono coloro che calcano il tappeto verde,  Come storia del calcio insegna e come dimostrato da quei 4 esempi che ho fatto. Su cui, peraltro, nessuno riesci a darmi spiegazioni esaustive e convincenti sul perchè quegli allenatori di squadre leggendarie, fallirono poi miseramente (fatte sempre le debite proporzioni) in altri club.
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Non solo GATTONE, ricorderei a GIGLIATO che il Leverkusen lo scorso anno raggiunse la semifinale di E.L. (o coppa dei Falliti come il dir si voglia).
Ma lo stesso nuovo apprendista stregone Xabi Alonso venne fatto fuori da quella semifinale dalla Rometta dello Special One. Come mai? Perché non gli riuscì la moltiplicazio e dei pani e dei pesci?
Gigliato
Vero, hanno aumentato il loro valore di 150 mln in una stagione grazie ai risultati ottenuti che hanno valorizzato tantissimo i vari calciatori.
Nello stesso arco temporale noi abbiamo perso 10 mln di valore della rosa.
3 anni fa il valore delle rose di Fiorentina e Leverkusen era abbastanza vicino (ballavano circa 50 mln) poi loro sono cresciuti e noi siamo calati.
Seguendo transfermarket ci siamo ben ridimensionati rispetto al primo anno di Italiano quando la rosa valeva oltre 325 mln. In qualche modo questa perdita di valore si è tradotta anche sul percorso sul campo. 

È evidente che non vinci e non vai in fondo alle coppe se non hai una rosa di qualità ed il Leverkusen, senza nomi altisonanti, l'ha costruita giusta e ci han saputo fare .... forse potremmo ispirarci ad un modello a noi più congeniale.

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Ilgattone
Dice Transfermarkt, se si scrive così
Ilgattone
Club ordinario fino a un certo punto. Rosa dei giocatori del valore globale di 630 milioni di euro. Inter e Milan 530, per dire. Noi 250 milioni...
Gigliato
PecosBill ha scritto:
Una rondine non fa primavera ed una eccezione conferma la regola.
Vedremo, comunque, nel prosieguo degli anni la carriera di allenatore di Xabi Alonso.
Per ora abbiamo la certezze di allenatori di squadre leggendarie (Inter di Herrera, Ajax di Cruijff e di Kovacs allenatore e Milan di Sacchi) che, lasciate quelle squadre e quei giocatori, hanno poi miseramente fallito in qualsiasi club siano poi andati.
Sacchi, addirittura, fallì miseramente anche il suo ritorno al Milan.
Quindi, prendere un caso sporadico lascia il tempo che trova. E, come dicevo, aspettiamo il passare degli anni per vedere se Xabi Alonso possa effettivamente essere sulla panchina la reincarnazione di colui che moltiplicava pane e pesci.

Quindi quel 5% di incidenza potrebbe finanche essere eccessivo. Caso mai un allenatore incidenza moltissimo in uno spogliatoio di prime donne (vedere, ad esempio, Capello ed Ancelotti). Ma sono pochissime le squadre al mondo che hanno uno spogliatoio intero di prime donne.
Tanto per fare un esempio, Sacchi non seppe gestire Van Basten e, di fronte all'out out dell'olandese, Berlusconj sbolognò il buon Arrigo e non di certo Van Basten. Ed infatti, poi, Capello creò il Milan degli invincibili con giocatori "spremuti" e con qualche annetto in più sulle spalle rispetto all'epoca dell'uomo di Fusignano.


Il futuro della carriera lo vedremo ma intanto resta un punto chiaro. In questa occasione ha fatto la differenza con un club assolutamente ordinario.
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Ma io non volevo affatto sottintendere che non avesse ottenuto risultati lusinghieri da allenatore, ma più semplicemente che aveva allenato troppo poco (e non squadre passate poi alla leggenda) per poterlo giudicare come allenatore e quale, ad esempio, sarebbe potuta essere la sua incidenza di allenatore.
Insomma, di lui nkn possiamo di certo fare l'esame comparativo che abbiamo potuto fare con Trapattoni allorquando si mise ad allenare (con tanto di esonero mascherato) per una volta nella vita una squadra alquanto "modesta" rispetto, ad esempio, alla sua Juventus, alla sua Inter e al suo Bayern di Monaco (tanto oer citare le più rappresentative.
E stiamo parlando di uno degli allenatori più vincenti al mondo.
Approfitto dell'occasione per chiedere a Tribù viola se, alla luce di quanto il buon Trap ottenne a Cagliari, si senta di affermare categoricamente che il nostro ex allenatore, in tutti gli innumerevoli trofei vinti in carriera, abbia inciso più di quel 5%, in quanto, se così fosse, per he nkn lo ha dimostrato a Cagliari? Così come Perché Helenio Herrera non lo ha dimostrato nella Roma? E perché Arriglo Sacchi non lo ha dimostratoall'Atletico Madrid e nella sua seconda apparizione al Milan?
Ilgattone
Pecos, il Barcellona allenato da lui ha vinto 11 (undici) trofei, 4 campionati, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa, una Champion's ed altro ancora, male non è come periodo nel suo complesso
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Ma Cruijff ha praticamente allenato solo due squadre. E sia la sua Ajax che il suo Barcellona da allenatore, non erano mica la Grande Inter di Herrera, né la sua Ajax da giocatore nè, tanto meno, il Milan di Sacchi o quello degli invincibili di Don Fabio Cspello che, ad Atene, gli rifilò un poker d'assi nella finale di Coppa Campioni del 1994. E a quel Milan di quella finale mancava addirittura la coppia centrale difensiva titolare (Franco Baresi e Alessandro Costacurta - e non so se mi spiego -).
Ilgattone
Cruijff da allenatore al Barcellona non fallì però
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Una rondine non fa primavera ed una eccezione conferma la regola.
Vedremo, comunque, nel prosieguo degli anni la carriera di allenatore di Xabi Alonso.
Per ora abbiamo la certezze di allenatori di squadre leggendarie (Inter di Herrera, Ajax di Cruijff e di Kovacs allenatore e Milan di Sacchi) che, lasciate quelle squadre e quei giocatori, hanno poi miseramente fallito in qualsiasi club siano poi andati.
Sacchi, addirittura, fallì miseramente anche il suo ritorno al Milan.
Quindi, prendere un caso sporadico lascia il tempo che trova. E, come dicevo, aspettiamo il passare degli anni per vedere se Xabi Alonso possa effettivamente essere sulla panchina la reincarnazione di colui che moltiplicava pane e pesci.

Quindi quel 5% di incidenza potrebbe finanche essere eccessivo. Caso mai un allenatore incidenza moltissimo in uno spogliatoio di prime donne (vedere, ad esempio, Capello ed Ancelotti). Ma sono pochissime le squadre al mondo che hanno uno spogliatoio intero di prime donne.
Tanto per fare un esempio, Sacchi non seppe gestire Van Basten e, di fronte all'out out dell'olandese, Berlusconj sbolognò il buon Arrigo e non di certo Van Basten. Ed infatti, poi, Capello creò il Milan degli invincibili con giocatori "spremuti" e con qualche annetto in più sulle spalle rispetto all'epoca dell'uomo di Fusignano.
Ilgattone
Gigliato ha scritto:
Risolto.  Cool

Grazie
Gigliato
Con 130 milioni di centro sportivo? Non possiamo morire ... dobbiamo "solo" crescere ......
Ilgattone
Siamo morti
Gigliato
A latere Commisso ci informa che il nuovo direttore generale sarà Ferrari mentre Pradé avrà più poteri e sarà il direttore sportivo.
Gigliato
Risolto.  Cool
Ilgattone
Non ho la più pallida idea del perché compare 3 volte
Ilgattone
Come dire che hanno fatto venire il mal di testa ai bavaresi, non a caso il Bayer si chiama Bayer🤠
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