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Vincenzo Italiano, l'antipatico

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Vincenzo Italiano, l'antipatico

Vincenzo Italiano Acf-fi10

Vincenzo Italiano è al terzo anno sulla panchina viola. Panchina scomoda per tanti allenatori ma sulla quale lui sembra essersi seduto in modo saldo.
Una parte della tifoseria non lo digerisce e non perde occasione per sottolineare ogni sfumatura che possa essere o apparire negativa. 
Di solito il commento negativo nei suoi confronti è preceduto da una censura per chi lo ha voluto e lo difende (segnatamente la società).
A onor del vero Italiano gode di una stampa abbastanza favorevole come è opinione comune degli addetti ai lavori che sia un bravo tecnico capace di motivare adeguatamente le sue squadre. A riprova ci sono le promozioni, la salvezza di Spezia e il ritorno in Europa della Fiorentina condito dalle due finali disputate (e perse). 
L'aspetto che forse più di ogni altro crea distanza è quel suo modo di parlare apparentemente non sempre "sincero" e qualche volta un po' "lamentoso" come quando ieri sera, dopo la vittoria, è tornato sulle critiche ricevute dopo la brutta sconfitta con l'Empoli di pochi giorni prima.
È anche vero che molte critiche piovono per il gusto della critica ed ha ragione quando sostiene che anche gli avversari concedono occasioni .. non fosse così nessuno segnerebbe mai.
Insomma una figura contraddittoria e un po' prigioniera dei propri dogmi ma che nell'insieme del suo percorso non si può non riconoscerne una certa bravura e mentalità vincente.

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Commenti

Gigliato
Riprendo questo vecchio argomento perché ho trovato un articolo che mi piace molto.


https://www.esquire.com/it/sport/calcio/a60004280/vincenzo-italiano-allenatore-italiano-atipico/



Vincenzo Italiano è l'allenatore meno italiano
Pratica un tipo di calcio a tratti estremo e divide l'opinione pubblica. Finirà ad allenare all'estero come De Zerbi?
Di Marco GaetaniPUBBLICATO: 03/04/2024



Perennemente in piedi, con il braccio proteso a dare indicazioni, a tracciare una strada, a chiedere un ultimo assalto o a intimare di difendere il fortino. Per uno di quei ritrattisti da tribunale diffusissimi negli Stati Uniti, sarebbe fin troppo facile prendere la matita e disegnare così Vincenzo Italiano, uno che ha fatto la gavetta anche se non lo diresti, tale è l’ambizione che lo pervade. Otto anni fa retrocedeva dalla Serie D alla guida della Vigontina San Paolo al termine di una stagione contrassegnata da saliscendi, in termini di classifica e di panchina: si era dimesso, era tornato, aveva mancato l’obiettivo. Oggi è uno degli allenatori più riconoscibili del nostro calcio, probabilmente il più divisivo, volendo considerare ormai un pianeta a parte Roberto De Zerbi.
Non ha saltato le tappe, Italiano, le ha fatte tutte, una dopo l’altra, anche se a passo svelto: per questo, forse, la sua ascesa ci è sembrata così repentina. Ancora la D ad Arzignano, la prima volta tra i pro al Trapani, portato in B, quindi lo Spezia trascinato in A nell’anno del Covid e salvato dopo un mercato durato il tempo di un battito di ciglia. Infine, Firenze. Il tempo ha sfumato persino la percezione che avevamo della Fiorentina prima dell’arrivo di Italiano: era diventata una squadra grigia, spenta, che si dannava l’anima nelle zone basse della classifica strappando salvezze inguardabili (lo 0-0 contro il Genoa che blindò la permanenza in A di entrambe nel 2019 fece scalpore anche all’estero) senza riuscire a valorizzare quel che di buono passava da Firenze.
Italiano ha rappresentato il cambio di passo: lo ha fatto con un calcio a tratti estremo, privo di sfumature. Lo stesso calcio che in queste ore lo ha portato a diventare un meme, lo screenshot di una difesa posizionata (malissimo, va detto) a 50 metri dalla porta contro una squadra come il Milan, capace di azzannare fette di campo così ampie con un paio di falcate di Leao e Chukwueze. Italiano pretende intensità, il controllo della partita cercando di non far uscire l’avversario dalla propria metà campo, un recupero alto del pallone: concetti moderni portati, se necessario, all’esasperazione. Proprio questo approccio è quello che lo rende divisivo: c’è chi ritiene che per una squadra come la Fiorentina non possa esserci altra via all’infuori di quella tracciata dal tecnico nato a Karlsruhe e chi è convinto che questa estremizzazione possa finire per bruciare Italiano stesso, rendendolo inadatto alla gestione degli equilibri che è propria delle grandi squadre.

I detrattori dicono che [size=15]alla Fiorentina sembra sempre mancare qualcosa
: la solidità difensiva, l’ultimo passaggio, la finalizzazione, persino una certa coerenza nelle scelte di formazione, come indicato dalla striscia impressionante di partite con un undici sempre diverso da quello precedente. Non è poco, certo, ma è anche vero che Italiano sembra pagare, in alcune analisi, quelle aspettative che sono state create dal suo stesso lavoro: in quasi tre anni in viola, fino a questo momento ha perso un solo scontro a eliminazione diretta, quello con la Juventus in semifinale di Coppa Italia nel 2022, segnato in maniera decisiva e sanguinosa dal goffo autogol di Venuti nei minuti di recupero della partita d’andata. Non sono risultati figli del caso, ma della gestione di un allenatore che proprio per via di questa tendenza a valorizzare ogni singolo elemento di una rosa, con un turnover spesso massiccio, riesce a tenere alta la corda della tensione anche in quelle competizioni che altri club vivono come un peso. D’altro canto, quella tensione a volte finisce per giocare brutti scherzi: è Italiano il primo a non capacitarsi, per esempio, dei continui errori dal dischetto dei suoi giocatori, che «in allenamento segnano sempre» eppure davanti ai portieri avversari non fanno che collezionare brutte figure: anche qui, non può essere soltanto un caso.

Della cavalcata nella Conference League dello scorso anno resta, fortissima, l’immagine che più di ogni altra ha contribuito a fondare il mito di un Italiano incapace di scendere a patti con quello che offre la partita: la difesa altissima su un pallone di fine partita, il filtrante che scatena Bowen in campo aperto e regala il trofeo al West Ham, seconda delusione bruciante di una stagione che aveva già vissuto l’amarezza della sconfitta in finale di Coppa Italia. Adesso che sulla Fiorentina si è abbattuta la tragedia che ha colpito Joe Barone, Italiano dovrà provare a farsi carico di un altro rush finale particolarmente intenso, a cominciare dalla doppia semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta per poi aprire l’orizzonte all’Europa. Ancora la Conference, con un tabellone che sembra disegnato proprio per concedere un’altra chance ai viola.

È opinione abbastanza diffusa che questi siano gli ultimi mesi del tecnico a Firenze. Con una decisione che solo teoricamente sembra andare in contrasto con l’ambizione che lo caratterizza, nella scorsa estate avrebbe detto no al Napoli (come tanti altri, del resto: su tutti, Thiago Motta) per evitare di scottarsi con l’eredità di Spalletti. Stavolta, però, proprio il Napoli pare la destinazione di Italiano, un profilo coerente con la scelta di De Laurentiis di affidarsi a un direttore sportivo giovane come Giovanni Manna, l’architetto della Juventus Next Gen. Sarebbe un altro passo ponderato, ma prima sogna di lasciare Firenze con un trofeo che manca dal 2001. Non resta che aspettare e capire quali saranno le prossime mosse di un allenatore così peculiare. Se continuerà a sbracciarsi come un indemoniato, avvolto nel suo piumino smanicato o in una maglietta a mezze maniche che sembra sempre sul punto di finire lacerata dagli scatti di foga di questo novello Hulk della panchina, o se per una volta accetterà la prospettiva di una sfumatura diversa, di una versione di sé più morbida e posata. Se proseguirà in Italia o se troverà la sua strada altrove, come è capitato a De Zerbi, per sfuggire a un mondo che lo vorrebbe meno oltranzista e più portato al compromesso: perché è un mondo adulto, si deve sbagliare da professionisti.
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Gigliato
E se Jobba(rone) si dice convinto che neanche Italiano stia pensando di lasciare la Viola allora siamo ragionevolmente sicuri che l'argomento è in discussione.
Ilgattone
Serve una maggior circolazione del blog che condividiamo, mi ripeto ma serve
Gigliato
Ilgattone ha scritto:
Non credo di averne mai parlato se non quando ci incontrammo di persona perché non ricordo chi mi chiese che lavoro facessi ...


Probabilmente io ma sono talmente rincoglionito che non ero sicuro ... poi da quando Belva ha cambiato nick mi sono un po' perso su chi era chi  Embarassed
Gigliato
Ahahahah .. ma no, ma no ... tolto qualche personaggio che sono convinto che dal vivo sia anche peggio di come si mostra per il resto lo vivo come un gioco dove ognuno recita la sua parte e finito li. Io cerco di essere autentico per non avere la complicazione di tradirmi ad ogni parola e forse è quella la mia recita Wink
A qualcuno dell'altro blog non rispondo più perché non mi offrono alcuno stimolo. Mi annoiano. Suonano a disco rotto e se si divertono così va benissimo .. a me fanno sbadigliare e semplicemente non li seguo.
Ilgattone
Non credo di averne mai parlato se non quando ci incontrammo di persona perché non ricordo chi mi chiese che lavoro facessi ed in presenza sarebbe stato assurdo rispondere una sciocchezza. Te l' ho scritto ora, infatti, perché solo così la storia del conoscere le persone poteva diventare comprensibile, altrimenti ti sarei sembrato un disturbato!! Che poi, a ben vedere...🤣🤣

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Gigliato
Sai che non ero sicuro fossi te a svolgere quella professione?
Sono abbastanza distratto su certe cose e solo una frequentazione assidua mi permette di mettere a fuoco le persone.
Poi da mia abitudine tendo a non seguire le dinamiche personali e di gruppo delle persone che frequento virtualmente. 
Principalmente perché non riesco a seguire il filo ma anche quando ci provo non ho alcun interesse nel farlo.
Ilgattone
Ma perché le faccine che mando vengono così male...
Ilgattone
Lo sai benissimo, sono uno psichiatra/ psicanalista, non mi fossi creato, alla mia età, una competenza in materia di esseri umani sarebbe un problema gigantesco🤣🤣🤣
Gigliato
I dettagli sono noiosi perché spesso diventano autocelebrativi.
Sono comunque curioso di saperne di più delle conoscenze degli esseri umani. Smile
Ilgattone
Complimenti. In senso lato, e guarda che per motivi che eviterò di proporti perché " i dettagli sono noiosi"😉di esseri umani me ne intendo.
Gigliato
Per farla breve senza entrare nei dettagli che sono noiosi. Ho una formazione tecnica che abbraccia quel mondo.
In più ho una sensibilità particolare per i temi legati ai fenomeni quali frane, alluvioni e terremoti figli anche di una discreta attività in protezione civile avuta negli anni. Certamente c'entra anche l'esser cresciuto con persone che avevano una attenzione diversa in tanti aspetti e quotidianamente operavano in prevenzione. Quando vivi in collina  e parte del tuo sostentamento diviene dai campi o dai boschi impari ben presto a capire il valore delle fosse sia per il mantenimento dei frutti che per l'accessibilità ai luoghi. In più aver lambito spesso la politica nelle emergenze mi ha aiutato a ragionare in maniera diversa ma nonostante tutto credo che siamo ben lontani dal formulare un programma politico che possa uscire dalla gestione delle emergenze in favore di altri sistemi anche perché l'emergenza è quella che porta più voti e consensi in quanto da piena, totale e incondizionata visibilità alle attività di politici, amministratori, imprese, etc etc

Sono mesi che segnalo la pericolosità di alcuni alberi lungo una provinciale. Il comune è intervenuto sul lato destro della strada. La Provincia non l'ha fatto sul lato sinistro. Esito, dopo i colpi di vento uno di quelli sul lato sinistro è caduto creando una voragine a bordo nastro d'asfalto che al momento è integro. Alle prossime piogge se non ci mettono mano (e forse anche se ce la mettono) quella voragine accoglierà acqua che porterà via la strada. Troppo spesso nemmeno se li avvisi ottieni risultati.
Ilgattone
Ho letto ciò che hai scritto sul blog vecchio in materia di terreno, acqua etc etc....ma è il tuo lavoro? Una conoscenza di quel livello e ben più articolata che " capirne un po'"! Non voglio farmi i fatti tuoi, eh, però sono incuriosito
Gigliato
Razz
Ilgattone
Lasciami dimenticare tranquillamente Diego...
Gigliato
Come se fosse pisano, di Lucchio, Milano, Lecco o Cosenza .. non ci farei troppo caso ... per tanti che criticherebbero la sua romanità altrettanti l'apprezzerebbero. Certo dipenderebbe da che parte farebbero soffiare il vento quelli dei media e quindi poi allo stadio ma vedendo Rocco credo godrebbe come un riccio a difendere uno attaccato per le sue origini. Di certo non l'avrebbe fatto Diego.
Ilgattone
Mi sa che parlando di Aquilani non ci siamo capiti, mi spiego meglio. Io non temo che lui non si adatti ai fiorentini, temo che i fiorentini, ai primi inevitabili problemi, tirino fuori la storia del suo essere romano...
Ilgattone
😂😂😂😂😂👏👏
Gigliato
Barone nelle dichiarazioni di ieri ha detto a chiare lettere che:


Joe Barone ha scritto:

Siamo preparati per gennaio, il nostro scouting gira tutto il mondo, i nomi non li posso fare se no la squadra alza il prezzo e diventa più costoso. Vediamo cosa succede da qui al primo di gennaio, siamo in grado di intervenire per migliorare la squadra”



Voglio avere fiducia e credergli, credere che potremo alzare il livello.
La parte non detta è se a fronte di quella prontezza ve ne sia un altra uguale e contraria che preveda cessioni.

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Gigliato
Il fatto che ci avesse giocato bene e che anche dopo il calcio giocato avesse fatto bene restandoci ad allenare le giovanili mi faceva ben sperare sul suo "adattamento" alla fiorentinità ma onestamente non lo conosco come uomo e quindi non saprei valutarne i possibili risvolti in un contesto più esposto e competitivo. Comunque se si salva da Pisa e dai pisani vuol dire che ha delle skills non indifferenti.
Ilgattone
Su Dionisi concordo, Aquilani è troppo " romano" per scansare i casini a Firenze. Posso ovviamente sbagliare...
Gigliato
A meno che non si lavori su 5 anni sarà come dici. Vorrei che il nuovo allenatore sapesse esprimere un calcio nel solco di quello di Italiano.
Alla fine negli ultimi 10 anni la società e la squadra hanno lavorato bene con allenatori come Montella, Sousa e Italiano.
Tornare ad un Pioli o Mihajlovic o anche un Prandelli anche no, grazie.
Avesse 10 anni meno e fosse meno antiviola Gasperini poteva essere interessante per avviare un altro piano 3-5 anni. 
Altrimenti, perso De Zerbi, si potrebbe andare su profili tipo Dionisi (ex viola peraltro) senza dimenticare che Aquilani si sta comportando discretamente a Pisa e pare in crescita alla prima esperienza professionistica.
Ilgattone
Io guardavo al futuro, credo che il prossimo Campionato lo faremo con un altro allenatore
Gigliato
Credo che se Italiano volesse far segnare l'attaccante potrebbe cambiare gli equilibri della squadra e riuscire nell'impresa. Credo però che pagheremmo dazio in tutte le altre zone del campo. Forse solo per un Vlahovic o altro di pari valore si potrebbe fare dei ragionamenti diversi sul complessivo assetto di squadra ma sarebbe anche normale avendo uno che ti fa 1 gol ogni 3 tiri tentati. Noi purtroppo non siamo in questa situazione ed è forse giusto lavorare sulla coralità e pazienza se il bomber tocca farlo al collettivo.
Ilgattone
In altre parole credo che sia molto più importante l'aspetto umano del soggetto rispetto al tipo di gioco che privilegia, secondo me i moduli sono buoni tutti e non è buono nessuno, ci vogliono le persone giuste al posto giusto.
Ilgattone
A me piacerebbe uno di personalità e carattere volitivo, a Firenze non è, e mai è stato, facile.
Gigliato
La scelta di Mazzarri da parte di De Laurentiis sembra profilare l'arrivo di italiano a Napoli la prossima stagione. Almeno così dicono più commentatori; a questo punto la domanda da farsi è se davvero italiano dovesse andare a Napoli quale potrebbe essere l'allenatore giusto per la Fiorentina. Non ho nomi in particolare che secondo me potrebbero essere giusti per venire a Firenze e molto credo dipenderà dalla partecipazione o meno della Fiorentina alle coppe europee. Spero comunque che resteremo nel Solco di un calcio moderno e pragmatico.
Gigliato
Ho scelto quale momento della partita vedere Smile
Ilgattone
Parli del fantacalcio o hai pronosticato la vittoria?
Gigliato
È andata anche stavolta .... mi compiaccio di me stesso.
replyRispondi
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